Presentazione
Terra di millenarie tradizioni, la Birmania, oggi Myanmar, è considerata l’essenza d’Oriente.
Chi sceglie questa meta, ha la fortuna di avventurarsi in un territorio ricco di fascino e misticismo, con mercati tribali, sentieri di fango, villaggi su palafitte, templi persi tra le sabbie del tempo e pagode dorate.
Una popolazione ospitale, che conquista il cuore con grandi sorrisi e speranze per il futuro, fa parte di una cultura antica e dalle profonde radici.
Una delle visite da non perdere quando si passa da Yangon (una delle città immancabili da esplorare) è la Shwedagon Paya, ovvero la pagoda dorata: è lo stupa (luogo di preghiera, di incontro, di riposo della filosofia buddista) più prezioso del paese: per la decorazione è stata utilizzata una quantità enorme di oro e diamanti. Stupisce anche la capitale, Naypyidaw, che si fa notare dai viaggiatori, per la sua graziosa architettura. Ma sapevate che oltre alle tante meraviglie storiche e naturali, il Myanmar è una delle destinazioni mare più ambite del Sudest Asiatico? Molte delle spiagge del Myanmar sono ancora incontaminate e selvagge, quasi deserte e ricordano le spiagge della Thailandia prima del boom turistico. Le perle autentiche si trovano lungo le coste del Golfo del Bengala e sul Mare delle Andamane.
Il posto giusto per una vacanza indimenticabile, sapientemente mixata con ingredienti da favola: storia, natura, un pizzico di mistero e tanto relax.
Informazioni Utili
Lingua: la lingua ufficiale è il birmano, ma anche l’inglese è molto diffuso.
Moneta: Kyat birmano.
Fuso orario: GMT+6:30′: +5:30’h (rispetto all’ora solare italiana); +4:30’h (rispetto all’ora legale italiana)
Clima: Tropicale, influenzato dai monsoni, anche se con temperature piuttosto costanti (a Yangon la differenza tra stagione calda e stagione fredda non supera i 6° C). Da metà ottobre a metà gennaio (periodo migliore per visitare il Paese) vi è la stagione secca con temperature calde e sopportabili; da febbraio ad aprile le temperature salgono fino a 36° ma sempre con scarse precipitazioni e di conseguenza poca umidità. Da maggio a metà ottobre la temperatura scende a 30° ma con tanta umidità e molte precipitazioni (caratterizzate da forti acquazzoni) e ovviamente è il periodo meno indicato per un viaggio in Myanmar. In questo periodo è forte il rischio di inondazioni. Vi consigliamo di portarvi un abbigliamento pratico e sportivo: cappellino, occhiali da sole, crema solare, costume da bagno, scarponcini da trekking o scarpe sportive, (borraccia e torcia risultano sempre utili nel bagaglio), repellenti per zanzare e farmaci di uso personale.
Religione: la Birmania è un paese multi-religioso, l’89% è buddhista theravada, poi ci sono minoranze cristiane, musulmane, animiste e induiste.
Documenti: è necessario il passaporto, valido per almeno 6 mesi dalla data di entrata. È necessario il visto.
Curiosità
La Birmania sta imparando ad adattarsi al flusso dei turisti; Per mescolarvi in maniera armonica con la cultura locale, potreste comprare una comoda e fresca longy, la gonna tipica utilizzata da uomini e donne.
Non solo avrete un bellissimo souvenir in più da portare a casa, farete felici gli abitanti del posto. E se volete fare loro un altro regalo, soffermatevi a parlare. Nonostante le difficoltà della lingua, i birmani amano parlare con gli stranieri, anche per scacciare l’idea che il mondo si sia dimenticato di loro.
Originale è la produzione del cheroot, il gigantesco sigaro birmano, arrotolato abilmente fatto con una miscela di materiali naturali, tra cui il tabacco, miele, banana, tamarindo, vino, zucchero di canna, anice.
Se vi va di assaggiare qualcosa di ancora più “particolare”, iniziate dalle larve, quelle delle canne di bambù, belle grassottelle e saporite, che potrete scegliere fresche direttamente sulle bancarelle del mercato.
Imperdibili sono i giardini galleggianti, caratteristici del luogo sono i pescatori Intha, che stanno con un piede sulla cima di una barca e utilizzano l’altro piede a remare, che impone loro di essere forti e in grado di mantenere l’equilibrio. Oltre alla pesca, le persone Intha piantano anche colorati orti sul lago, creati con fango e erbe: coltivano pomodori, fagioli, peperoni e cetrioli. Visitando il villaggio, potrete anche notare che donne e bambini, spesso, hanno una sostanza chiara sul viso: si tratta della Tanakha, una sorta di crema solare naturale ricavata dalla corteccia d’albero. Prima di andare via, provate uno dei gustosi e tipici barbecue: dovete solo prendere un cestino, metterci dentro verdura, carne, uova, pesce crudi e il tutto vi verrà cucinato al momento. Una vera delizia!