Presentazione

Il Laos, ufficialmente Repubblica Popolare Democratica del Laos è uno Stato del sud-est asiatico che non ha sbocco sul mare. Dei tre stati che costituivano l’Indocina francese, il Laos è il meno sviluppato e il più enigmatico. Dopo il dominio coloniale ed i conflitti interni, che hanno messo il Paese in ginocchio, oggi, sta finalmente stabilizzando le proprie strutture politiche ed economiche e sta cominciando ad aprire le frontiere ai turisti stranieri. Spesso offuscato dalla popolarità della Thailandia, del Vietnam e della Cambogia, il Laos è comunque affascinante e conserva uno stile di vita tradizionale ed ancorato nel tempo. Templi spettacolari, processioni di monaci, siti Unesco che si associano ad una natura incontaminata rendono il Paese una perla asiatica da scoprire. La capitale Vientiane vanta alcuni templi belli da vedere, tra cui il Wat Si Sakhet ed il Phra That Luang, l’edificio più sacro della nazione. A poca distanza si  può raggiungere Phu Khao Khuay, un’area protetta nazionale di , dove è possibile avvistare elefanti, su una torre costruita appositamente. La meta turistica più frequentata è Luang Prabang, grazie alla presenza di numerosi templi buddhisti, che hanno permesso alla città di entrare nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. La cittadina di Savannakhet merita una visita per le sue campagne, i suoi templi, ed i villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. Uno dei polmoni verdi più grandi di Laos è l’area protetta nazionale di Nam Ha, più grandi del Laos, nella regione del Bokeo. Qui vivono diverse tribù di montagna che popolano i pendii della zona e offrono alloggio in famiglia a bassissimo costo. Nel profondo sud, sorge il Bolaven plateau, un altopiano dove si coltivano caffè, papaia ed altri frutti tropicali e dove si trovano le splendide cascate di Tad Lo, Tad Fané e Tad Yuang che precipitano verso il Mekong. Nel Laos meridionale, il tempio Wat Phu, che significa “tempio sulla montagna”, è un antico tempio Khmer, luogo di culto buddhista che offre un’oasi di assoluta tranquillità. La collina del tempio Phousi sorge nella penisola che costituisce il centro cittadino: salendo i cento gradini, potrete ammirare un tramonto spettacolare sul fiume Mekong.  La piana Phonsavan è chiamata anche la Piana delle Giare, per la presenza di migliaia di misteriose giare gigantesche, che sembra abbiano avuto una funzione funeraria. A Konglor si trovano delle grotte calcaree, piene di stalattiti e grandi stalagmiti, raggiungibili tramite un tunnel scavato, nel tempo, dal fiume Hin Bun nelle colline del Laos centrale.

Informazioni Utili

Lingua: il lao è la lingua ufficiale del Paese, che appartiene al gruppo delle lingue tai, che parla poco più della metà della popolazione. Il resto degli abitanti parla diverse lingue delle minoranze etniche. La seconda lingua è il francese, ereditata dall’età coloniale, ed ora, soprattutto tra i giovani, si parla l’inglese.

Religione: la maggior parte della popolazione laotiana pratica il Buddismo Theravada, un’altra parte appartiene ad altri tipi di religione ed una minima parte è cristiana.

Fuso Orario: +6h rispetto all’Italia, +5h quando in Italia vige l’ora legale.

Documenti: necessario il passaporto ed il visto d’ingresso è obbligatorio e dura 30 giorni.

Moneta: Kip laotiano

Sport: Lo sport nazionale è rappresentato dalla Muay Lao, una forma di kickboxing. Si pratica anche il sepak takraw, chiamato nel paese kator, un gioco simile alla pallavolo, ma si gioca senza l’ausilio delle braccia e principalmente con i piedi; la palla è composta da intrecci di rattan.

Curiosità

La maniera di mangiare tradizionale prevede di stare seduti su una stuoia rossa stesa sul pavimento di legno intorno ad un piano leggermente rialzato chiamato ka toke. Al giorno d’oggi non si usa più, ma la tradizione è mantenuta dai monaci. Tradizionalmente i cucchiai sono usati solo per le minestre ed il riso bianco e le bacchette solo per le zuppe. La maggior parte del cibo è invece mangiato con le mani, un’abitudine nata dal fatto che è più facile mangiare il riso appiccicoso. Legata a questa usanza è poi l’altra particolare abitudine di servire i piatti a temperatura ambiente. I piatti non sono mangiati in sequenza, la minestra è infatti sorseggiata durante l’intero pasto. Le bevande invece, inclusa l’acqua, non sono previste a tavola. Nel Laos si possono gustare ottimi croissant e baguette, grazie all’influenza francese, è una delle tradizioni rimaste. Inoltre, la birra laotina è considerata una delle migliori del mondo, tanto che le tecniche di lavorazione del luppolo sono state importate dalla Germania durante il secolo scorso.