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Colombia, Semana Santa
15 GIORNI 14 NOTTI
Bogotà con il quartiere coloniale di La Candelaria, il Museo dell’Oro e la Donazione Botero – la Cattedrale di Sale di Zipaquirà – Cartagena, la “Perla della Colombia” (UNESCO) – la comunità di ex-schiavi di San Basilio di Palenque (UNESCO) – le celebrazioni della Semana Santa a Mompox (UNESCO) – Aracataca, il paese natale di Gabriel Garcìa Màrquez, nonché la Macondo del suo capolavoro “Cent’anni di solitudine” – la Ciudad Blanca di Popayàn – il mercato indios di Silvia – i siti archeologici di San Augustìn (UNESCO) – il Museo dell’Oro di Bogotà
N.B. Il viaggio suddetto è a titolo di puro esempio. Dà un’idea di prezzi, località, attrazioni ed esperienze tipici della destinazione, che possono essere inclusi in tutto o in parte nella programmazione dei vari Tour Operator. Potrebbe essere effettuato solo in alcuni periodi dell’anno, in funzione di stagionalità climatiche e situazione socio-politica della destinazione
1° giorno / Italia – Bogotà
Partenza da Milano con voli di linea via scalo intermedio per Bogotà. Arrivo nel tardo pomeriggio nell’affascinante capitale colombiana. La città situata nella “sabana de Bogotà”, il più elevato altopiano della Colombia (2.600 m), fu fondata il 6 Agosto 1538 da Gonzalo Jimènez de Quesada su quella che era stata in precedenza una cittadella appartenente alla civiltà precolombiana del popolo muisca; Bogotà prende il nome dal re muisca che si chiamava Bacatà. Lo splendore coloniale deriva dal suo status di capitale del vicereame di Nueva Granada istituito nel 1740. Espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Pernottamento in
hotel.
Pasti: liberi.
2° giorno / Bogotà – Zipaquirà – Bogotà – Cartagena
La cattedrale scavata nella miniera di sale Dopo la prima colazione partenza verso nord per l’escursione alla cittadina di Zipaquirà nota per la straordinaria cattedrale sotterranea scavata nel sale. In una miniera di sale, sulle montagne a circa mezzo chilometro dalla cittadina, si intraprende una camminata seguendo una Via Crucis di Gesù che termina nella magnifica, immensa Catedral del Sal a 190 metri sottoterra. La tradizione che ha portato a realizzare un luogo di culto tanto surreale è legata direttamente al lavoro nelle miniere: a causa della sua pericolosità si iniziò a erigere degli altari per la preghiera, poi con il passare del tempo si è arrivati a un’intera cattedrale, lunga 75 m, che può ospitare 8.400 persone. Rientro a Bogotà. Dopo pranzo trasferimento all’aeroporto per il volo per Cartagena. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
3° giorno / Cartagena
La perla della Colombia. Giornata dedicata alla visita di Cartagena: il Convento de la Popa, che si innalza in cima a una collina di 150 metri simile alla forma della poppa di una nave; il Castello di San Filippo, la più grande e robusta fortezza mai costruita dagli spagnoli in territorio coloniale; il Convento e la Chiesa di San Pedro Claver, fondati dai gesuiti nella prima metà del XVII secolo e intitolati al monaco spagnolo soprannominato l’“apostolo dei neri”, che dedicò tutta la vita ad assistere gli schiavi deportati dall’Africa, il primo santo del Nuovo Mondo canonizzato nel 1888; le celle sotterranee de Las Bovedas, ricavate nelle mura della città, inizialmente utilizzate per il deposito di munizioni attualmente ospitano negozi di artigianato e souvenirs. Nel pomeriggio si prosegue con la visita del Parco Bolivar, del Palazzo dell’Inquisizione, della Chiesa di Santo Domingo e della Cattedrale. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
4° giorno / Cartagena
Le atmosfere caraibiche. Dopo la prima colazione possibilità di partecipare a un’escursione opzionale giornaliera in barca (escursione collettiva in condivisione con passeggeri di altra nazionalità, circa US$ 140 / base 2 pax, pranzo incluso, da pagare in loco e confermare almeno 3 giorni in anticipo) per raggiungere una delle isole del Parco Nazionale Islas del Rosario, un arcipelago formato da decine di isole coralline, di cui alcune talmente piccole da poter ospitare una sola casa, circondato da diversi banchi corallini, dove il mare assume sfumature che virano dal turchese al verde smeraldo. Chi non è interessato all’escursione in barca può approfondire ulteriormente la conoscenza della vecchia Cartagena, passeggiando e perdendosi tra le stradine, le botteghe, i musei e le chiese, nei quartieri popolari, fermandosi di tanto in tanto in un caffè d’un tempo assaporando un succo di frutta o un frullato da sogno. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
Pasti: liberi.
5° giorno / Cartagena – San Basilio de Palenque – Mompox
La cultura afro-colombiana e la processione notturna del Giovedì Santo. Partenza presto al mattino, dopo la prima colazione, verso sud-est per Mompox.
Lungo il percorso sosta a San Basilio de Palenque. Nel pomeriggio arrivo nella cittadina di Mompox, ubicata sul ramo orientale del Rio Magdalena, raggiungibile con un avventuroso viaggio via terra. Mompox è famosa per la celebrazione della Semana Santa, una tradizione che risale ai tempi della Colonia e che i suoi abitanti hanno gelosamente conservato. Processioni solenni percorrono le strade di Mompox come parte di una manifestazione religiosa a cui partecipano fedeli arrivati da tutti gli angoli del Paese. Partecipazione alla processione notturna del Giovedì Santo. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa.
6° giorno / Mompox
Le celebrazioni della Semana Santa. Il nome Mompox deriva da Mompoj, l’ultimo capo degli indigeni kimbay che popolavano la regione prima della conquista spagnola. Con gli spagnoli la cittadina divenne un importante centro commerciale e un attivo porto fluviale dal quale transitavano tutte le merci che in arrivo da Cartagena proseguivano verso l’entroterra della colonia. Nel corso dei secoli Mompox continuò a prosperare e vi vennero costruite numerose chiese e lussuose residenze. Verso la fine del XIX secolo la navigazione lungo il Rio Magdalena fu deviata sull’altro braccio del fiume, segnando il declino della città, che rimase isolata e iniziò a vivere di ricordi. Da allora ben poco è cambiato. Mompox ha conservato il suo spiccato aspetto coloniale e l’atmosfera dei tempi andati. Nel 1995 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città ha anche fatto da sfondo al romanzo “Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel Garcìa Màrquez. Dopo la prima colazione visita dei principali siti d’interesse di Mompox, una miriade di splendide chiese e edifici coloniali, la cittadina è pervasa da un’atmosfera unica che non ha eguali in tutta la Colombia. Oggi si assiste ai preparativi della processione notturna del Venerdì Santo con le principali immagini dei santi, conservate nelle numerose chiese cittadine, che vengono portate per le vie della città. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
7° giorno / Mompox
Le atmosfere di “Cent’anni di solitudine” e le celebrazioni della Semana Santa. Dopo la prima colazione un’altra intera giornata da dedicare alla favolosa Mompox tra la partecipazione alle celebrazioni della Semana Santa e il completamento delle visite dei siti d’interesse. Escursione in barca per la visita della Cienaga de Pijino con l’osservazione di varie specie di uccelli e se fortunati scimmie e iguana. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera
8° giorno / Mompox – Aracataca – Santa Marta
Macondo. Partenza presto al mattino in direzione nord per Santa Marta. Lungo il percorso visita di Aracataca, paese natale di Gabriel Garcìa Màrquez, nonché la Macondo del suo capolavoro “Cent’anni di solitudine”, il luogo dove è nato il realismo magico. Arrivo in serata a Santa Marta e sistemazione in hotel. Posta sulla costa caraibica ai piedi della Sierra Nevada de Santa Marta, la più alta catena montuosa costiera del mondo, Santa Marta è la più antica città del Sud America, nonché la seconda città coloniale della costa caraibica colombiana. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
9° giorno / Santa Marta – Bogotà – Popayàn
La “Ciudad Blanca”. Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Santa Marta per il volo per Popayàn (via Bogotà). Sebbene meno illustre di Cartagena, Popayàn (1760 m), soprannominata la “Ciudad Blanca”, famosa per la straordinaria uniformità delle sue facciate color gesso, è considerata il secondo museo coloniale all’aria aperta della Colombia. Nel pomeriggio visita dei principali siti di interesse della cittadina. Fondata nel 1537 da Sebastiàn de Belalcàzar, Popayàn divenne il più importante punto di sosta sulla strada tra Cartagena e Quito. Grazie al suo clima mite, le facoltose famiglie spagnole proprietarie delle “haciendas” di canna da zucchero nella calda regione di Cali si stabilirono in città e nel XVII secolo ebbe inizio la costruzione di palazzi, scuole, imponenti chiese e monasteri. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa.
10° giorno / Popayàn – Silvia – Popayàn
Il mercato andino. Presto al mattino prima colazione e partenza vesto nord-est per il mercato settimanale di Silvia, graziosa cittadina montana, centro della regione degli indios guambianos. I guambianos sono considerati uno dei gruppi etnici più tradizionali
della Colombia. Con la bombetta in testa e il loro tradizionale abito di colore blu intenso, “anacos”, giungono da ogni parte per vendere frutta e ortaggi, dando vita ad un colorato e pittoresco mercato (N.B. Non amano essere fotografati, pertanto si richiede di rispettare la loro volontà). Nel pomeriggio rientro a Popayàn. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
11° giorno / Popayàn – Obando – San Augustìn
Le Gole del Rio Magdalena. Dopo la prima colazione partenza in minibus verso sud-est, attraverso i vasti paesaggi del Parco Nazionale Puracè dove con il bel tempo si gode della vista del Vulcano Puracè (4.750 m). Arrivo nella zona di San Augustìn (1.690 m) dove tra i
verdi e frastagliati paesaggi le rocce vulcaniche, gettate a grande distanza dai vicini vulcani, si dimostrarono un invito irresistibile per gli scultori di una civiltà primitiva che lasciarono in eredità centinaia di statue in pietra paragonabili per la forma alle più famose statue Maoi dell’Isola di Pasqua. Molte di esse rappresentano figure antropomorfe, realistiche o somiglianti a maschere mostruose, altre ancora raffigurano animali sacri come l’aquila, il giaguaro, la rana e il caimano. Molto mistero circonda ancora la civiltà di San Augustìn, infatti la popolazione non aveva una lingua scritta, e le sue tracce scomparvero prima dell’arrivo degli spagnoli, probabilmente per mano degli inca, il cui impero si estese verso la Colombia settentrionale. Nel pomeriggio visita delle strette Gole
del Rio Magdalena, l’Estrecho, dove le verdi acque del fiume sono costrette a fluire in uno stretto canale (2,20 m di larghezza), tra rocce incorniciate da una densa vegetazione. Prima di giungere a San Augustìn sosta nella cittadina di Obando per la visita dell’interessante Museo Etnografico. Pernottamento in lodge.
Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa.
12° giorno / San Augustìn e dintorni
Il Parco archeologico. Dopo la prima colazione visita del Parco Archeologico di San Augustìn, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1995. Il Parco
contiene la più alta concentrazione di statue della zona, molte di esse sono state lasciate dove erano, altre sono state risistemate e collegate da un percorso archeologico (la visita del parco richiede una camminata di circa 3 ore e presenta lievi dislivelli di circa 50-100 m per salire sulle colline dove si trovano i vari siti). Visita del piccolo museo che espone ceramiche, utensili, gioielli e altri oggetti della misteriosa civiltà. Si prosegue con la visita del centro coloniale di San Augustìn, con il colorato mercato, le vie decorate dai murales e la scuola. Si continua per il villaggio rurale di Isnos per la visita del sito di Alto de las Piedras che raggruppa tombe con tracce di dipinti di colore rosso, nero e giallo, coperte di lastre di pietra. Si completa la giornata con la veduta mozzafiato del canyon del Rio Magdalena offerte dal punto panoramico del Chenguillo. Pernottamento in lodge.
Pasti: colazione, pranzo libero, cena inclusa.
13° giorno / San Augustìn – Pitalito – Bogotà
Dopo la prima colazione partenza verso est per la cittadina di Pitalito per l’imbarco sul volo per Bogotà. Arrivo a Bogotà e trasferimento in hotel.
Pomeriggio a disposizione per relax o visite individuali. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione, pranzo incluso, cena libera.
14° giorno / Bogotà – partenza
Il Museo del Oro e la Donaciòn Botero. Prima colazione e giornata dedicata a Bogotà. Inizio della visita dalla Plaza de Bolìvar, il cuore de La Candelaria, il vivace “barrio” coloniale formato da un insieme di edifici settecenteschi accuratamente restaurati. Si prosegue con la visita del museo più famoso della Capitale, il Museo del Oro, che conserva decine di migliaia di pezzi in oro, la più grande collezione esistente al mondo, testimonianza di tutte le principali culture preispaniche della Colombia. Quindi la Donaciòn Botero, che raccoglie una delle più grandi collezioni di arte moderna dell’America latina generosamente donata dall’artista colombiano Fernando Botero. Infine si sale in funicolare al Cerro de Monserrate (3.200 m), un affioramento roccioso appollaiato sopra La Candelaria, dalla cui cima si godono spettacolari panorami sulla città. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto per il volo per l’Italia. Pernottamento a bordo.
Pasti: colazione, pranzo e cena liberi.
15° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano nel pomeriggio.
La quota comprende:
I voli internazionali e 4 voli locali in classe economica, accoglienza e trasferimenti da/per l’aeroporto, i pernottamenti con prima colazione, 11 pasti (come specificato nel programma), trasporto con automezzi privati, guide locali parlanti italiano e accompagnatore italiano a partire da un minimo di 10 partecipanti, gli ingressi a musei, siti archeologici e parchi, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida.
La quota non comprende:
15 pasti (come specificato nel programma), le bevande ai pasti, mance ed extra personali, tutto quanto non espressamente specificato.