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Trekking ai Monti Semien
13 GIORNI 11 NOTTI
Scoprire a passo lento il Semien, uno dei massicci montuosi più alti e scenografici d’Africa (4.620 m.) tutelato dall’UNESCO – La fauna locale che non finisce di sorprendere – Axum, Gondar e i castelli imperiali – Bahar Dar sulle sponde del Lago Tana con i suoi monasteri affrescati – La cortesia dei pastori, viandanti e contadini incontrati lungo il percorso.
N.B. Il viaggio suddetto è a titolo di puro esempio. Dà un’idea di prezzi, località, attrazioni ed esperienze tipici della destinazione, che possono essere inclusi in tutto o in parte nella programmazione dei vari Tour Operator. Potrebbe essere effettuato solo in alcuni periodi dell’anno, in funzione di stagionalità climatiche e situazione socio-politica della destinazione
1° giorno /Milano/Roma – Addis Abeba
Partenza da Milano Malpensa o da Roma Fiumicino alla sera per Addis Abeba, con volo di linea Ethiopian Airlines per Addis Abeba. Pernottamento a bordo. Pasti: a bordo.
2° giorno / Addis Abeba
La grande metropoli di Addis Abeba Accoglienza all’arrivo e tempo per una visita della capitale. Sorta come piccolo agglomerato sull’altopiano, a 2.400 m., lungo le rotte carovaniere e successivamente ampliata da Menelik nel 1887, Addis Abeba, il “nuovo fiore”, conta ora più di cinque milioni di abitanti e si fregia di essere la sede del più grande mercato di tutta l’Africa. Visita guidata al Museo Nazionale ed Etnografico che, tra i vari reperti, ospita lo scheletro di “Lucy”, l’Austrolopitecus Afarensis ritrovato nella valle dell’Awash nel 1974 che si ricollega all’inizio della storia dell’uomo e risale a tre milioni di anni fa (non di rado è la copia di Lucy in quanto l’originale è spesso in ‘tourneé’ mondiale). Lungo le vie del centro si trovano delle belle gallerie d’arte o dei bei negozi di artigianato dove poter acquistare interessanti oggetti, prevalentemente in legno e di uso comune presso le differenti tribù del sud come poggiatesta, vasi, pestelli, ciotole, contenitori vari o anche croci copte in argento delle genti dell’altopiano. Pernottamento in hotel. Pasti: liberi.
3° giorno / Addis Abeba – Axum
In volo verso Axum per la visita del Parco delle Steli e l’Arca dell’Alleanza Trasferimento in aeroporto e volo domestico per Axum, nell’estremo nord del paese. Accoglienza all’arrivo e intera giornata dedicata alla visita dell’antica capitale del reame axumita, uno dei più potenti imperi del mondo antico che nasce qualche secolo prima di Cristo. Le colossali stele e le rovine dei palazzi danno un’idea di quello che fu questo reame. Nella chiesa di Maryam Tsion, costruita per volere di Re Fasilidas intorno al 1650, è conservata, secondo la tradizione cui ogni etiope si sente indissolubilmente legato, la mitica “Arca dell’Alleanza”, contenente le originali “Tavole della Legge” consegnate da Yahweh a Mosè sul Monte Sinai, poi rubata dal Tempio di Gerusalemme da Menelik, primo imperatore d’Etiopia, figlio della Regina di Saba e di Re Salomone. L’ingresso alla cappella contenente le sacre tavole è inibito a chiunque, solo il prete-custode può accedervi e nessun altro, una interdizione che alimenta fede e mistero. Lì vicino il Parco delle Steli, tra le quali oggi svetta quella che l’Italia restituì nel 2005 (alta 23,5 m.) prelevata per ordine di Mussolini per essere innalzata a Roma nel Circo Massimo, mentre la maggiore stele che mai essere umano abbia costruito (33,50 m.) giace infranta in 4 imponenti pezzi. Sempre ad Axum si trovano gli altari votivi eretti da altri antichi re, la cisterna di Mai Choum e i resti del cosiddetto “palazzo della Regina di Saba”. Ovunque ci sono testimonianze che fanno rivivere parzialmente le glorie di un antico passato; anche la religiosità è un dogma per gli abitanti dell’altopiano, la forma della croce appare un po’ ovunque, sui monili, sui decori delle abitazioni, sulle vesti e persino molte donne si tatuano la croce in fronte o sulle tempie. Pernottamento in albergo. N.B. Gli orari dei voli locali potrebbero essere soggetti a variazioni. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
4° giorno / Axum – montagne del Semien (circa 270 km)
Verso le verdi montagne del Semien Si lascia Axum per una bella giornata di trasferimento tra panorami mozzafiato sull’altopiano in mezzo a verdi valli coltivate. A un certo punto si scende poi vertiginosamente fino a 900 metri (con quasi 1000 metri di dislivello) nella valle del fiume Takazzè, per attraversarne il corso d’acqua e quindi risalire nuovamente sull’altopiano. Il fiume segna il confine naturale tra la regione del Tigray e la regione Amhara. Si raggiungono così le montagne del Semien. Raggiunta la cittadina di Debark, (2800 m) si imbocca la strada che conduce al Parco Nazionale del Semien, fino a raggiungere Sankaber ( 3400 m). Pernottamento in tenda nel campeggio attrezzato. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi. (N.B. Si fa presente che la strada che collega Axum con Debark è in manutenzione. Lo stato di avanzamento dei lavori di questa imponente opera di rifacimento e di allargamento è in continuo evolversi ma è impossibile far previsioni sia sul termine sia sulle condizioni di viabilità che troveremo di volta in volta al nostro passaggio).
5°-6°-7° giorno / Trekking: Sankaber – Geeck – Ambilco
(Queste prime tre giornate si effettuano percorrendo in parte sentiero e in parte una strada sterrata con una pendenza media. Senza calcolare le soste fotografiche e per il pranzo sono previste 4-6 ore di cammino al giorno) Trekking sulle montagne del Semien tra la sorprendente flora e fauna endemica Al mattino inizio del trekking da Sankaber (3400 m.) già quindi ad una buona altitudine. Si segue il sentiero principale, ma si fa quasi subito una breve deviazione che ci porterà in un punto molto panoramico per ammirare le cascate di Ginabar circondate da una fitta vegetazione. Si raggiunge quindi Geeck (3500 m) un villaggio di poche capanne dove gli abitanti vivono esclusivamente di agricoltura dove si effettua il primo pernottamento. Si prosegue il giorno successivo fino a Immet Gogo a 3650 metri, dove si possono vedere alcuni animali endemici tra i quali i babbuinig gelada – o ‘scimmia leone’, per via della folta criniera – mentre il più blasonato ma raro a vedersi è il cane del Semien, un canide selvatico affine al lupo che si cerca di proteggere dall’estinzione. Altrettanto raro è lo stambecco abissino (Walia Ibex) che vive solo in Etiopia e di cui ne sono stimati circa 500 esemplari. Tra gli uccelli merita di esser citato il gibeto, non raro da ammirare mentre si libra possente in volo. Non meno interessante è la flora endemica del Parco, come le lobelie giganti, che si sviluppano al riparo di canyon e gli alti pinnacoli di roccia. Il secondo pernottamento in tenda sarà a Chenek che offre una vista superba sulla scarpata opposta. Il giorno successivo si prosegue passando per Bwahit a 4.430 m. e raggiungere Ambilco. Pernottamento in campeggio ad Ambilco. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
8° giorno / Trekking: Ambilco – vetta del Ras Dashen – Ambilco
Verso la vetta del Ras Dashen (La tappa di oggi è più impegnativa. Circa 6 ore di salita e 3-4 di discesa, dislivello 1200 m.) La partenza è prevista in piena notte verso le ore 3,00. Camminando con calma ci si impiegano circa 6 ore senza nessuna difficoltà tecnica a raggiungere la vetta. L’alba sarà magica con i raggi del sole che filtrano tra le nuvole (spesso presenti) e continui cambi di paesaggi. Dopo la vetta, da cui si dominano tutti gli altri picchi che creano un ambiente fantastico, si ridiscende al campo di Ambilco, dove si prevede l’arrivo nel pomeriggio. Ritroveremo il nostro campo, relax e pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
9° giorno / Trekking: Ambilco – Chenek – Debark (Tappa facile e breve circa 4 ore)
Ultima tappa di trekking verso Debark Partenza per l’ultima tappa del trek: Ambico – Chenek. Ripercorriamo il percorso dell’andata, ma la prospettiva sarà completamente differente e il paesaggio ci apparirà più spettacolare. Raggiungiamo Chenek e quindi proseguiamo per Debark. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
10° giorno / Debark – Gondar
In auto verso la “Camelot” d’Africa: la città di Gondar Si prosegue verso Gondar, sempre sull’altopiano e viaggiando costantemente tra i 2800 e i 2000 metri, attraverso i paesaggi forse più belli e spettacolari del paese. Si percorre la strada costruita dagli italiani negli anni ’30, un vero capolavoro di ingegneria. Arrivo a Gondar situata su una piatta dorsale che da una corona di elevate montagne scende verso sud, in vista dell’ampissimo specchio del lago Tana. Fu sede degli Imperatori d’Etiopia nei sec. XVII-XVIII, di quell’epoca conserva lo splendore delle pittoresche rovine dei celebri castelli imperiali e alcune delle sue quarantaquattro antiche chiese che ne fanno una delle città più interessanti del paese, tanto da essersi meritata l’appellativo di ‘Camelot d’Africa’. Il grande “castello di Fasiladàs”, con quattro torri angolari rotonde e un torrione quadrato, la cui elegante facciata ricorda vagamente le costruzioni del nostro Rinascimento, è a due piani con slanciati portali e finestre; a fianco c’è lo slanciato “Castello di Iasù I°” o della Sella, a pianta rettangolare con torri su tre angoli. Tra una bella vegetazione è situata la chiesa di Debre Berhàn Selassiè, posta in cima a una collina (m. 2239), costruita durante il regno di Iasù il Grande, ricchissima di pitture e resa universalmente celebre dallo stupefacente e suggestivo soffitto “a serafini”. Tutto il monte, al tempo degli imperatori, doveva essere fittamente abitato, come testimoniano i muretti e le rovine coperti dalla vegetazione. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
11° giorno / Gondar – Bahar Dar (circa 170 km)
Le cascate Tississat e l’esplorazione del lago Tana Partenza per Bahar Dar lungo una bella strada che si snoda tra villaggi e attraverso un paesaggio ondulato dominato da un imponente torrione vulcanico e i resti del primo castello costruito nella regione dai regnanti etiopi. Posizionata all’estremità meridionale del lago Tana, Bahar Dar è una cittadina piacevole, dal clima mite quasi tutto l’anno, coi suoi lunghi viali alberati e una vita sempre in fermento. Dopo essersi sistemati in hotel, escursione alle cascate del Nilo Azzurro. La cascata di Tississat, che in amarico significa “acqua fumante: il Nilo Azzurro, si allarga fino a formare un fronte di quasi 500 m. e, dividendosi in quattro bracci principali tra le rocce lavorate e rivestite di muschi, erbe e alberi, precipita con un salto di circa 50 m. in una stretta e pittoresca gola. (facciamo presente che a causa delle nuova diga a monte del lago Tana, il livello del lago a volte è basso e quindi le cascate risultano quasi in secca). Ritorno a Bahar Dar e nel pomeriggio escursione in battello sul lago Tana (circa 40 min. di navigazione) per visitare alcuni interessanti monasteri (Ura Kidane, Asua Mariam) che si celano tra la fitta vegetazione delle sponde del lago, sulla penisola di Zege, dove hanno trovato rifugio e sepoltura i monaci e dove si conservano ancora pitture e manoscritti risalenti al Medioevo. Gli affreschi che adornano le pareti illustrano scene del Nuovo Testamento e della vita dei santi locali, con uno stile primitivo dai colori intensi ed estremamente suggestivi. Posto a 1.860 mt di altezza, a forma di cuore, il Tana è di natura vulcanica: le rocce che lo circondano e formano le sue isole fanno ipotizzare che si sia formato in seguito a uno sbarramento dovuto a potenti eruzioni. Non tutti i monasteri sono visitabili dalle donne; addirittura neppure gli animali di sesso femminile possono salire su certe isole. Rentro a Bahar Dar, pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi. (Per motivi legati alla disponibilità del battello il programma potrebbe prevedere l’escursione sul Lago Tana al mattino e le cascate del Nilo al pomeriggio).
12° giorno / Bahar Dar – volo per Addis Abeba – partenza
In volo verso Addis Abeba Partenza con volo di linea per Addis Abeba (gli orari saranno comunicati quando disponibili). Arrivo nella capitale e sistemazione in hotel con camere in day-use fino alle ore 18 circa. Se ci sarà tempo, in funzione dell’orario del volo interno, breve visita della città. Trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo per l’Italia. Notte a bordo. Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena inclusa.
13° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo in Italia in mattinata.
La quota comprende:
trasferimenti privati da e per gli aeroporti, trasporti a terra con minibus, escursioni e visite previste nell’itinerario, guida locale di lingua inglese, i pernottamenti in tenda durante il trekking (attrezzature fornite), pernottamenti in hotel per le altre notti, i permessi per il trekking, tutte le escursioni previste; pensione completa durante il viaggio ad esclusione dei pasti di Addis Abeba e delle bevande (ultima cena del viaggio inclusa), assicurazione come specificato, dossier informativo.
La quota non comprende:
i voli di linea intercontinentali, i voli interni, le tasse aeroportuali, le bevande durante l’intero tour ed i pasti a Addis Abeba (ad eccezione dell’ultima cena d’arrivederci), il visto d’ingresso ($ 50 da pagare all’arrivo), mance, spese personali, eventuali tasse locali in uscita dal paese, tutto quanto non espressamente specificato.