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Inferno e Paradiso
9 GIORNI 7 NOTTI
Il fascino coloniale di Djibouti – l’isola di Moucha, acque cristalline e barriera corallina – gli incredibili camini vulcanici del lago Abbè – i colori del lago Assal – la deriva dei continenti e i vulcani del golfo di Goubet – Tadjoura, il porto e le bianche spiagge
N.B. Il viaggio suddetto è a titolo di puro esempio. Dà un’idea di prezzi, località, attrazioni ed esperienze tipici della destinazione, che possono essere inclusi in tutto o in parte nella programmazione dei vari Tour Operator. Potrebbe essere effettuato solo in alcuni periodi dell’anno, in funzione di stagionalità climatiche e situazione socio-politica della destinazione
1° giorno / Milano – Istanbul – Djibouti
Partenza da Milano Malpensa al pomeriggio con voli di linea Turkish Airlines per Istanbul e proseguimento per Djibouti. Pernottamento a bordo.
Pasti: cena a bordo.
2° giorno / Djibouti – escursione alle Isole Moucha
Arrivo al mattino, disbrigo delle pratiche doganali, accoglienza da parte della guida locale e breve visita della città. Ex colonia francese, indipendente dal 1977, Djibouti, con oltre mezzo milione di abitanti accoglie quasi i 2/3 della popolazione complessiva del paese. Fondata sul finire del XIX secolo per volere del governatore francese, trait d’union socio-culturale fra il Corno d’Africa e la Penisola Arabica, approdo naturale nel passaggio tra il Mar Rosso e il Golfo di Aden, ha fatto del suo porto il motore di traino dell’economia dello stato. Gran parte delle transazioni commerciali sono rappresentate dalle attività di import ed export dell’Etiopia, per la quale Djibouti si è prestata a fungere da porto franco dopo che essa aveva perso lo sbocco sul Mar Rosso a seguito dell’indipendenza dell’Eritrea. Djibouti, grazie alla posizione geografica strategica sul mare, in questi ultimi anni sta investendo molto in quella che era la sua seconda attività portuale, cioè il rifornimento e il trasbordo per le navi mercantili in transito dallo stretto di Bab Al Mandeb, la lingua di mare larga 30 km che separa il continente africano dalla penisola arabica. Non sorprende vedere all’ancora i dhow, le caratteristiche grandi imbarcazioni arabiche, ormeggiate tra petroliere e mercantili, e scorgere a tutte le ore, sulla linea dell’orizzonte, l’interminabile passaggio delle sagome dei natanti in entrata e in uscita dal Mar Rosso. Trasferimento al porto e se le condizioni del mare lo consentono, in barca a motore si raggiungono le isole coralline di Moucha. Localizzate in mezzo al Golfo di Tadjoura, le due isole più grandi (Moucha e Maskali) sono circondate da belle spiagge e da una magnifica barriera corallina. La giornata sarà interamente dedicata a relax, bagni, snorkeling o piacevoli camminate sull’isola di Moucha. Nel pomeriggio rientro a Djibouti, pernottamento allo Sheraton Djibouti Hotel (cat. 5*). Pasti: colazione a bordo, pranzo a picnic, cena libera.
3° giorno / Djibouti – Dikhil – Lago Abbé
Partenza al mattino per lo spettacolare lago Abbé, confine naturale con l’Etiopia. A un certo punto la strada attraversa due piatte distese desertiche, il Grand Bara e il Petit Bara, che sono il residuo di un antico lago oramai asciutto. Più avanti, in tarda mattinata, si raggiunge la cittadina di Dikhil, che si sviluppa attorno un cucuzzolo presidiato da un imponente fortificazione coloniale francese, ora sede amministrativa della regione. Dikhil è il punto di congiunzione dei territori Issa e Afar e una sorta di portale lungo la strada richiama all’unità tra i popoli. Tutt’attorno alla cittadina ci sono delle piccole oasi, dei giardini coltivati a ortaggi, alberi da frutto e palme.. Proseguimento verso il lago Abbé, preannunciato dall’avvistamento dei primi caratterizzanti camini calcarei che raggiungono altezze fino a 50 mt e tra cui alcuni ancora fumanti per via di residue attività geotermiche. Prima della desertificazione della regione, quando il livello del lago era più alto, il vapore creato dal contatto tra l’acqua e il magma sul fondo del lago, è risalito in superficie sciogliendo i sali che si sono poi cristallizzati al contatto con l’acqua fredda, creando vere e proprie sculture. Il lago Abbé ha una superficie complessiva di 450 kmq, di cui circa il 70% è ricoperta da acqua con un’alta concentrazione salina e la restante parte ricoperta da un terreno misto a sale che lo rende sterile alla vegetazione. Residuo delle esondazioni del Mar Rosso nella depressione dancala, avvenute milioni di anni fa a seguito della frattura della crosta terrestre che oggi conosciamo come Rift Valley, fu il lento ritiro delle acque, con la complicità dell’evaporazione, che lasciò uno strascico costituito da una piccola serie di laghi di cui esso è il maggiore. Il lago Abbé, avendo per immissario il fiume Awash e non avendo emissari, è un lago di natura endoreica e ciò fa si che il livello delle sue acque sia soggetto alle precipitazioni e al grado di evaporazione. E’ possibile incontrare qualche nomade Afar mentre pascola i suoi armenti lungo le sponde e con buona probabilità è possibile avvistare qualche colonia di fenicotteri che ristora nelle sue acque salmastre. Molto probabili gli avvistamenti di gazzelle e con un po’ di fortuna di struzzi e facoceri. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena al campement.
4° giorno / Lago Abbé – Dikhil – Golfo di Goubet
Al mattino, dopo un’ulteriore visita al magico Lago Abbè per ammirare l’alba tra i camini calcarei e i fenicotteri rosa (l’ora migliore è proprio al mattino quando si concentrano per alimentarsi dei piccoli crostacei che vivono nelle acque saline), si lascia il lago Abbé per raggiungere la strada che aggira il golfo di Tadjoura. In questa zona di pianura desertica, grazie alla presenza di rade macchie di verde, trovano sostentamento cammelli e pochi altri animali e ciò facilita l’insediamento stabile degli afar. Lungo il percorso, se possibile, visita di un villaggio afar e poi sosta nuovamente a Dikhil. Si prosegue per il Golfo di Goubet (nome completo in arabo Goubet al-Kharab, che significa ‘abisso dei demoni’) e avvicinandosi alla costa il paesaggio si fa più aspro, tra colate laviche, coni vulcanici e rocce colorate. Si godono spettacolari vedute sulla baia di Goubet e sull’isola del Diavolo, un cono vulcanico che si innalza nel mare blu. Sistemazione per la notte in uno spartano, rudimentale “campement”, situato lungo la costa su una colata lavica nera che scivola verso il mare turchese.
Pasti: colazione al campement, pranzo in ristorante locale, cena al campement.
5° giorno / Goubet – lago Assal – plateau vulcanico – Tadjoura – Sable Blanc
Al mattino si raggiunge il vicino lago Assal, il punto più basso d’Africa (-155 metri), anch’esso endoreico e a elevata concentrazione salina. Con le sue acque color azzurro e turchese, maculate qua e là da atolli di sale e con le sponde bordate da formazioni saline cristallizzate, regala scorci indimenticabili. Il lato nord del lago è occupato da un immenso bacino di sale di circa 60 kmq e con uno spessore di 80 metri. Si effettua un’escursione in parte in macchina e in parte esplorando a piedi questa spettacolare distesa salina, un luogo-non luogo dove la natura ha dato magnificente prova del suo senso artistico naif. Possibilità di effettuare un breve bagno nelle acque del lago ad alta concentrazione salina. Rientro al campement e poi partenza per il plateau vulcanico, un’area vulcanica di 7 km che si trova tra il lago Assal e il mare. Siamo proprio nel punto dove l’Asia si separa dall’Africa, nel cuore della Rift Valley, la grande spaccatura della crosta terrestre che dal Mar Rosso attraversa buona parte dell’Africa orientale. La definizione di ambiente “apocalittico” o “infernale” sono appropriati per descrivere questo sito caotico di rocce vulcaniche nere, profondi canyon e tunnel lavici. La vista sul mare di Goubet, il bacino collegato al Mar Rosso tramite un piccolo istmo, è proprio da “creazione del mondo”. Qui nel 1978 è spuntato improvvisamente il Vulcano Ardoukoba, generato da una frattura causata da un’intensa attività sismica. Breve camminata al belvedere con una stupefacente vista sulla zona vulcanica. Si riprende la strada asfaltata verso nord, tagliando in mezzo alle ultime formazioni vulcaniche prima di guadagnare la costa. Superata di pochi chilometri la cittadina portuale di Tadjoura si raggiunge la rinomata spiaggia de ‘Le Sable Blanc’. Sistemazione in un semplice ma confortevole resort, direttamente sulla spiaggia e di recente costruzione. Il resort dispone di una costruzione a schiera, con 10 alloggi da 4 posti letto ciascuno. Ogni alloggio, con la sua veranda, è dotato di 2 camere comunicanti e servizi in comune. I servizi sono accessibili solo dalla camera più interna e pertanto chi vi alloggia, non essendovi corridoio o disimpegno, dovrà consentirne l’accesso agli occupanti della stanza più esterna. Ogni alloggio ha a disposizione sulla spiaggia parasole e lettini. Pernottamento al resort. Pasti: colazione e pranzo al campement, cena al resort.
6° giorno / escursione all’oasi montana di Bankoualè – Le Sable Blanc
Al mattino partenza verso l’interno lungo una pista, a tratti sconnessa, per raggiungere la località di Bankoualé, che si trova più o meno a 45 km da Tadjoura. La pista per i monti Goda risale per buona parte i fondi asciutti e pietrosi dei wadi, macchiati da una rada vegetazione, per lo più piccoli arbusti tra cui spicca di tanto in tanto qualche palma. Su questi monti a ridosso del mare vivono gli afar di montagna e lungo la strada si incrocia qualche piccolo insediamento. Sosta al villaggio di Ardo presso la piccola cooperativa femminile di volenterose donne afar che hanno messo in piedi dei piccoli laboratori artigianali in cui, avvolte nei loro coloratissimi vestiti, intrecciano a mano le loro tradizionali ceste e altri manufatti. Si raggiunge Bankoualé, verde e fertile “oasi” montana che offre alcuni degli scenari più spettacolari di Djibouti. Una piacevole e interessante passeggiata risalterà il contrasto con gli ambienti marini e desertici dei giorni precedenti, anche grazie al clima più mite dovuto alla relativa altitudine (oltre i 600 metri). Sosta al campement di Bankoualé prima di riprendere la via del ritorno verso la costa. Rientro al resort di ‘Le Sable Blanc’ e resto del pomeriggio a disposizione per relax. Pernottamento al resort. Pasti: colazione al resort, pranzo al campement, cena al resort.
7° giorno / Le Sable Blanc
Giornata libera da dedicare a bagni di sole e piacevoli passeggiate esplorative lungo le incantevoli spiagge, gli scogli e le minuscole baie intorno a Le Sable Blanc o per un rinfrescante bagno a mare, per godere – con un semplice snorkeling – le meraviglie della vivace barriera corallina già a pochi metri dalla battigia. Colonie di coralli, tartarughe marine e pesci di tutte le specie (napoleone, bandiera, pappagallo, pagliaccio…) accompagnano i bagnanti a ogni bracciata nelle acque blu della baia. Pernottamento al resort. Pasti: colazione, pranzo e cena al resort.
8° giorno / alla ricerca degli squali balena nel Golfo di Tadjoura – Djibouti
Al mattino dopo aver caricato i bagagli sui fuoristrada, si lascia il resort per effettuare un safari nautico nel Golfo di Tadjoura. A bordo di lance a motore, se le condizioni del mare lo consentono, si andrà alla ricerca dei mastodontici e spettacolari squali balena. Nel periodo da Novembre a fine Gennaio questi giganti buoni del mare raggiungono in branchi non numerosi le calde acque del Golfo. Sebbene la stazza impressionante (alcuni esemplari adulti possono raggiungere i 18 metri di lunghezza e il peso di 10 tonnellate), questi enormi squali, i più grandi della specie, sono estremamente docili e durante le ore diurne emergono dai fondali passando la maggior parte del tempo con la bocca spalancata per filtrare il plancton catarifrangente che riluce grazie ai raggi solari…uno spettacolo di paillettes dove gigantesche sagome si muovono sinuose con lenta eleganza. Si raggiungeranno delle spiagge incantevoli, lambite da un acque cristallina dove ci sarà la possibilità di effettuare del piacevole snorkeling. N.B. Si fa presente che non vi è alcuna garanzia di poter osservare gli squali balena. L’appuntamento con la natura è sempre imprevedibile, anche in presenza delle migliori condizioni favorevoli. Rientro in fuoristrada a Djibouti nel pomeriggio. Sosta in hotel giusto il tempo per lasciare i bagagli e visita della capitale. Interessante il vecchio quartiere europeo, che conserva ancora alcuni edifici sia in stile moresco sia d’epoca coloniale sparsi tra le vie, la centralissima Piazza Menelik, la zona del mercato, con negozi dalle insegne vivaci e simpatiche, e la vecchia stazione, capolinea della mitica Addis Abeba-Djibouti, la tratta ferroviaria voluta dall’imperatore Menelik II alla fine del XIX secolo e inaugurata nel 1917. In disuso da anni, questa linea probabilmente verrà riaperta a breve ed esterna alla città. Cena in un ristorante locale e pernottamento allo Sheraton Djibouti Hotel 5*. Pasti: colazione al resort, pranzo a picnic, cena al ristorante.
9° giorno / Djibouti – Milano
Al mattino tempo libero per relax in hotel o ancora per una passeggiata e gli ultimi acquisti e poi trasferimento in aeroporto, in tempo per la partenza prevista intorno all’ora di pranzo. Imbarco sul volo per Istanbul e successiva coincidenza per Milano Malpensa, con arrivo previsto in tarda serata. Pasti: colazione in hotel, pranzo a bordo.
La quota comprende:
i voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati aeroporto / hotel, i pernottamenti in hotel, resort e campement come specificato sul programma, la pensione completa eccetto la cena della prima sera, acqua minerale durante i trasferimenti, il trasporto con vetture fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser o similari per tutto il viaggio eccetto in minibus a Djibouti, guida locale parlante francese e nostro accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti, l’assicurazione come specificato, il dossier culturale/informativo sul paese.
La quota non comprende:
le bevande ai pasti e fuori dai pasti, il visto d’ingresso (attualmente 25$, da pagare all’arrivo), le mance, le spese e gli extra personali, le eventuali tasse governative in uscita dal paese, tutto quanto non espressamente specificato sul programma e non indicato ne “la quota comprende”.